COPERTINA LE SEDUZIONI DEL POTERE


Titolo: Le seduzioni del potere. MEDICI, ESTE E SAVOIA NEL ‘500

Autore: Ilario Manfredini
Prezzo: € 12,00
Pagine: 146
Formato: cm 17x24
Copertina: 
Morbida
Rilegaura: Brossura
Genere: Manualistica
ISBN: 978-88-99302-09-2
Collana: 
 Fuori Collana
 


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Medici, Este e Savoia – così come molte altre famiglie principesche – utilizzarono la pittura per dare lustro alle imprese militari e per nobilitare l’origine della dinastia. I Savoia, forti della discendenza diretta dagli imperatori sassoni, erano soliti farsi rappresentare come principi dell’Impero al servizio della religione cattolica, sempre pronti a schierarsi con la Spagna nella difesa dei nuovi dettami della Controriforma. Le numerose opere raffiguranti Cosimo I si inseriscono invece in un più ampio progetto di esaltazione della figura del sovrano. Firenze, infatti, era ovunque disseminata di emblemi inneggianti al successore dell’omonimo pater patriae, al restauratore dello Stato, al continuatore dei fasti laurenziani, al nuovo Ercole e al nuovo Noè-Giano fondatore della capitale medicea, secondo progetti pensati da Giorgio Vasari, Vincenzio Borghini e dallo stesso Cosimo. Culmine dell’esaltazione dell’opera cosimiana fu il grande programma iconografico pensato dal Borghini e realizzato da Vasari nel salone dei Cinquecento, volto a celebrare le glorie medicee in quel luogo che ricordava il Governo largo di savonaroliana memoria. Alfonso II, impegnato a rinsaldare l’instabile ruolo politico della sua dinastia, si affidò alle opere genealogiche di Giovanni Battista Pigna per celebrare i fasti di una famiglia che mano a mano stava perdendo prestigio nel delicato panorama politico della penisola. La trascrizione visiva della Historia de principi di Este si realizzò nel 1577 con il ciclo di affreschi commissionati da Alfonso II nel cortile del castello di famiglia, all’interno del quale si potevano ammirare duecento figure di Estensi con i rispettivi stemmi abbinati a due a due in strisce sovrapposte, secondo un modello pensato da Pirro Ligorio durante il suo soggiorno presso la corte ferrarese. La corona granducale ottenuta da Cosimo I nel 1569 inasprì ulteriormente i rapporti tra le corti andando a riaprire la delicata questione della precedenza con l’Impero che aveva visto Este e Medici protagonisti a metà Cinquecento di una avvincente schermaglia politico-diplomatica, che andò a manifestarsi nel corso degli anni con interessanti soluzioni che incisero profondamente sul cerimoniale e sulla rappresentazione storica delle rispettive famiglie, aprendo così un’ulteriore possibilità di indagine sulla pittura vista come strumento propagandistico nelle mani delle dinastie italiane ed europee.

 

Ilario Manfredini

Laureato in storia moderna presso l’Università di Torino, nel 2010 ha conseguito il dottorato di ricerca in storia moderna presso l’Università Statale di Pisa e nel 2016 il Perfezionamento in Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento presso l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento di Firenze (INSR). Collabora da anni con la Società Storica Pinerolese per la quale ha pubblicato numerosi articoli su temi riguardanti la storia locale.

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